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SOCIETA' DI MUTUO SOCCORSO NOVI LIGURE

PERCHE' NASCE UNA SOMS NEL 2015

In pochi anni in Italia si sono cancellati secoli di progresso sociale. Lavoro, previdenza, assistenza sanitaria stanno tornando ad essere parole vuote di contenuti, vittime di demoni che si pensava appartenere definitivamente al passato: il profitto, lo sfruttamento, l’ingiustizia sociale.A grandi passi, ci ritroviamo respinti al secolo XIX, nella stessa situazione in cui si trovarono i nostri avi agli inizi dell’età industriale. Lavoro in nero, sfruttamento, disoccupazione e scomparsa di tutele e diritti. Oggi di nuovo fasce sempre più larghe di popolazione stanno cadendo nel baratro della disperazione che non lascia speranza. Non si riesce a sposarsi, o a pagare il mutuo della casa, la scuola per i figli, l’affitto, il cibo, le cure per gli ammalati, l’assistenza per anziani e disabili. Le entrate familiari sono sempre meno certe, sempre più aleatorie, insufficienti. Le nuove generazioni non avranno una pensione, perché oggi non hanno un lavoro.Come 150 anni fa, si sfugge alla miseria e alla disoccupazione con l’emigrazione, i genitori guardano partire i figli con la morte nel cuore.Ma la storia delle persone non può sparire.  Come allora, la SOLIDARIETA’ e l’associazione tra i più deboli possono fare da argine alle miserie e allo sfruttamento, aiutando gli ultimi a non rimanere indietro.Come allora, in attesa che la ragione prevalga, dobbiamo ispirarci ai principi di solidarietà, dignità e autodifesa già adottati dai nostri bisnonni. Come allora, l’ASSOCIAZIONISMO SOLIDALE può rappresentare una risposta utile e forte all’incipiente povertà, alla disperazione, alla disoccupazione e alla malattia che rendono schiavi.Alla metà del XIX secolo, per questi nobili scopi si fondarono le prime SOCIETA’ DI MUTUO
SOCCORSO. Con esse, volute da uomini di grandi idee e di fermi principi, partì il riscatto degli umili, un percorso di progresso economico e sociale. Senza presunzione, ma con ferma determinazione, crediamo che oggi sia arrivata nuovamente l’ora di dare voce e sostegno ai diseredati e ai deboli, e a tutti coloro che vorranno essere artefici diretti del proprio futuro.

Il PROGETTO della SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO Novi Ligure nasce per questo. Un progetto di SOLIDARIETA’ ATTIVA, che guarda agli ideali originali delle prime Società di M.S. per dare vera assistenza e sostegno ai soci sotto ogni possibile forma: economica, sanitaria, legale e sociale in senso esteso, dagli aiuti alle famiglie a quelli per educazione e istruzione, che sono e restano l’unica arma di emancipazione delle fasce deboli. La realizzazione del Progetto potrà essere di grande utilità per tutti i soci, e diventare un patrimonio importante per la comunità.

L’associazionismo deve crescere dal basso, con la formula della democrazia diretta. La storia insegna che l’eccesso di delega ha generato troppi mostri. Per questo proponiamo il progetto della Società di Mutuo Soccorso Novi Ligure direttamente ai novesi di buona volontà e di grande generosità: chiunque, anche non residente in città,  potrà unirsi al folto gruppo di donne e uomini liberi  che ha avviato questo progetto. Le possibilità di essere davvero utili, di dare un appoggio concreto ai soci, cresceranno in modo proporzionale alle adesioni raccolte. Anche i tempi realizzativi si accorceranno, se ci saranno adesioni numerose. Per questo, per favorire la più larga partecipazione, la nostra SOMS si propone come un progetto aperto a ogni contributo. Vi aspettiamo.

CONSIGLIO DIRETTIVO

Il primo Consiglio Direttivo della SOMS Novi era così composto:
Presidente: Maurizio Fava
Consiglieri: Tea Frandino (vicePresidente), Rosetta Magro, Carlo Carrega, Enzo De Cicco, Riccardo Giustizieri (segretario), Fabio Massa (tesoriere) , Walter Delfini, Dario Daceva. 

 

Facevano parte del primo gruppo di lavoro dei Soci Fondatori anche:
Paolo Gallo (segretario operativo), Paolo Bianchi (rapporti col coordinamento SOMS), Rita Marinone, Antonella Nava, Gianna Timossi, Angela Martignoni, Giuliana Ponta, Andrea Costanzo, Guido Ivaldi, Davide Fossati, Adriano Rossi, Rainero Cantagalli


​Tutti gli incarichi erano pro tempore, fino alla prima Assemblea Ordinaria dei Soci

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